L’associazione NEOS Professionisti, ente apolitico e apartitico senza fini di lucro, nasce ufficialmente nel corso del 2022 da un’intuizione di alcuni giovani e dinamici professionisti di Torino.

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Epicondilite o gomito del tennista

È una particolare tendinopatia localizzata sul versante esterno del gomito.
Può colpire sportivi in particolare coloro che giocano a tennis e padel o
lavoratori che effettuano importanti sforzi con mani e avanbraccia (elettricisti,
pizzaioli ecc…)
Spesso fastidiosa nella quotidianità può talvolta diventare molto invalidante.
I tendini e di conseguenza i muscoli interessati sono gli estensori delle dita e del polso.
Per effettuare la diagnosi una visita specialistica spesso è più che sufficiente, ma
per completezza una semplice ecografia muscolo-tendinea della zona interessante è dirimente

Come si cura, a chi rivolgersi?

Nelle fasi inziali di malattia, quando si rende necessario il corretto inquadramento diagnostico, il fisiatra e l’ortopedico sono i primi professionisti a cui rivolgersi. Nella maggior parte dei casi per trattare questa tendinopatia è sufficiente un approccio conservativo, iniziando con il ridurre l’attività che ha causato il sintomo, gestendo in maniera ottimale i carichi, eseguendo critoterapia con meticolosità ed applicando localmente pomate o cerotti antiinfiammatori.

In seconda battuta, interviene il fisioterapista: molto importante è eseguire un buon allungamento dei muscoli interessati, rinforzarli con esercizi isometrici ed isotonici per migliorare forza e qualità, e rieducare correttamente il gesto sportivo o lavorativo, oltre all’associazione della terapia strumentale, quindi onde d’urto o Tecar.

Nei casi più avanzati si procede con antinfiammatori per bocca. Se la sintomatologia si procrastinasse o cronicizzasse, il primo approccio invasivo è eseguito con delle infiltrazioni in sede di dolore con cortisonici, acido ialuronico o PRP, eseguibili esclusivamente da personale medico, in particolare l’ortopedico ed il fisiatra.

In rari casi si giunge all’intervento chirurgico che consiste nel detendere la muscolatura estensoria con piccole incisioni o proprio spostando inserzione, si possono talvolta effettuare micro-perforazioni ossee per migliorare e velocizzare la guarigione.

L’intervento di per sé ha una durata breve, di circa 15-20 min, si può eseguire in regime ambulatoriale e nella maggior parte dei casi ha una prognosi breve.

Dott. Davide D’Elicio
Medico Ortopedico

Dott. Marcello Manca
Medico Fisiatra

Dott. Marco Tedesco
Fisioterapista

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